Compagnia Torino Spettacoli
ELIA TEDESCO
VALENTINA MASSAFRA E ENZO MONTESANO
e i GERMANA ERBA’S TALENTS
Tommaso Caldarella, Mattia Tarantino, Gianluca Procida, Martina Marrucchiello e Alessia Cargnin
LA COMMEDIA DELLE 3DRACME
di Girolamo Angione e Gian Mesturino dal Trinummus di Plauto
regia Girolamo Angione e Elia Tedesco -coreografe Gianni Mancini
Se non fosse stato per Plauto, (il più grande autore comico di sempre), il teatro romano non sarebbe
nemmeno nato e noi non vi troveremmo quello specchio di una società che invece ci ha fornito” (Indro Montanelli)
Torino Spettacoli ha una specializzazione trentennale nel teatro antico e, in particolare, nel filone dei capolavori comici di Plauto, a cura di Gian Mesturino e Girolamo Angione.
E’ con autentico piacere che, in occasione del 19° Festival Ferie di Augusto, porta una nuova edizione di un antico e sempre esilarante testo comico: la godibilissima “Commedia delle 3 Dracme” che si caratterizza per venatura ironica e straripante comicità.
La regia è affidata a Girolamo Angione e a Elia Tedesco, quest’ultimo attore televisivo, cinematografico e teatrale amatissimo, anche protagonista insieme agli altri Beniamini Torino Spettacoli.
E’ la storia di un giovane scialacquatore che viene salvato, tramite un benevolo raggiro, da un vecchio amico del padre e dall’immancabile “servo plautino” parassita…
L’autore tocca il tema dell’amicizia: il fedele Callicle, per proteggere il tesoro segreto custodito nella casa dell’amico Carmide, è pronto ad acquistarla a sue spese e a sfidare la maldicenza della gente; Lisitele ha buon cuore ed è disposto, pur d’aiutare l’amico Lesbonico, a sposarne la sorella senza dote.
Plauto è immenso, capace di continue sorprese e se ne ama la “vis comica”, la battuta spassosa, la risata che viene dal cuore.
La maestria misteriosa di Plauto consiste nella capacità di una costruzione artistica finissima, mantenendo il contatto col reale; nel compiere il miracolo estetico di fondere la raffinatezza dello scrittore forse più aperto della latinità, col mondo della suburra, di scherzare, ma in modo degno di un uomo libero, come annotava Cicerone.