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Compagnia Torino Spettacoli
Piero Nuti
Luciano Caratto Barbara Cinquatti Elia Tedesco
amori e intrighi sulle rive del Tevere
la difesa di un seduttore da parte di uno dei più geniali avvocati di tutti i tempi
in uno spettacolo scritto e diretto da Piero Nuti dal Pro Caelio di Cicerone
4° stagione di repliche!
Amori e intrighi sulle rive del Tevere e la difesa di un seduttore da parte del più geniale avvocato e oratore politico del mondo romano, in uno spettacolo scritto e diretto da Piero Nuti dal Pro Caelio di Cicerone.
L’idea di proporre i grandi processi e le grandi orazioni dell’antichità nacque all’inizio degli anni ’50, a Genova, grazie al felice incontro tra il Professor Francesco Della Corte e un gruppo di universitari amanti del teatro, tra cui Vito Molinari e Piero Nuti che li presentarono con enorme successo nelle Università e nei teatri d’Italia. A sessant’anni dalla creazione, questi testi, vivacemente giovani, vengono riproposti all’attenzione del pubblico: i fatti raccontati sono antichissimi ma lo spirito in essi contenuto e le parole con cui sono comunicati toccano direttamente la sensibilità contemporanea.
Proseguendo nella preziosa opera divulgativa del patrimonio antico, l’attore e regista Piero Nuti ci guida alla scoperta di Cicerone e della sua difesa di Marco Celio Rufo, suo allievo ed amico, da una serie di pesanti accuse. Insieme alla trattazione più tecnicamente giuridica del fatto, troviamo lo strumento comico, con larghissimo uso dell’ironia, insieme al ridicolo nei fatti e nei detti (giochi di parole, richiami e allusioni di versi tragici e comici, nomignoli, diminutivi, gaffes, lapsus imbarazzanti).
Lo spettacolo della giustizia mantiene inalterato il suo fascino oggi, come allora: Cicerone imprime alla parola un potere capace di vincere la verità. La rappresentazione consente un incontro autentico e consapevole con l’autore e i suoi tempi. Dal testo prescelto, oltre all’approccio cognitivo con una delle più interessanti orazioni giudiziarie e tutte le implicazioni di natura storica, politica, giuridica e retorica che comporta, emerge un quadro attendibile delle relazioni sociali a Roma durante la metà del I sec. a. C.