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Teatro Erba – venerdì 17 e sabato 18 aprile ore 21
EMILIO SOLFRIZZI
scritto e diretto da Umberto Marino – luci Giuseppe Filipponio – musiche Paolo Vivaldi
consulenza tecnica M° Leonardo de Carmine – produzione Argot Produzioni
L’azione si svolge interamente su un campo da tennis e rappresenta un’immaginaria e tragicomica partita tra un generico numero due e l’inarrivabile numero uno del tennis di tutti i tempi, un fuoriclasse di nome Roger.
“Il Roger del titolo chi altri potrebbe essere se non Federer, uno dei personaggi pubblici su cui gli scrittori hanno fantasticato di più in questi anni? Egli ha due tra i requisiti più illustri del nostro tempo, che in ogni tempo è difficile trovare insieme, la bellezza e la grazia. La bellezza di Federer è anche eleganza, e la sua grazia è anche potenza: una combinazione fatale, che produce la gloria. Se Roger è Dio, perché non scrivere un inno in suo onore? Ma se a scriverlo quest’inno è il suo avversario, un dimenticabile numero 2… Il numero 2 non vuole farsene una ragione. Butta tutto all’aria, scende in campo allo sbaraglio, naturalmente sa, anche lui, che perderà, ma è pronto, il dio, a sfidarlo. Con quali armi se non quelle dell’umorismo, dell’ironia, dell’addio a ogni calcolo di opportunità? Emilio Solfrizzi getta il cuore oltre l’ostacolo. Oltre alla perfida e sottile ingiuria, ci sono anche il corpo e il sudore, c’è il consumo di sé. Una grande interpretazione” (Franco Cordelli per il Corriere della Sera).
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